IL BLOG CONDIVISO

Ciao a tutti, mi chiamo Francesca, ho quarantanove anni, vivo sui Colli Orientali del Friuli e sono appassionata di orto, frutteto e cucina naturale.
Con questo blog vorrei tentare un esperimento di "Blog Condiviso", ossia uno spazio virtuale dove non scriverò solo io ma anche voi. Voi infatti potrete scrivere articoli sulla sana alimentazione, fare delle interviste, inviarmi delle ricette di cucina naturale corredate anche da foto che poi io posterò, potrete segnalarmi mercatini o iniziative, convegni o tavole rotonde, corsi o incontri... insomma tutto quello che ha a che fare con la sana alimentazione, l'autoproduzione, la stagionalità, il buon cibo.
Faccio tutto questo perchè credo nella forza della rete e so che attraverso questo strumento potrò (potremo!!!) essere di stimolo e di aiuto per cercare una strada alternativa alla grande distribuzione, ai precotti e preconfezionati, ai surgelati e alle fragole cilene mangiate in pieno gennaio!!!

venerdì 13 febbraio 2015

Intervista a... Elena, la Contadina Urbana.

Sono molto contenta perchè oggi pubblico la prima intervista. Ho posto alcune domande a Elena del blog  http://elylifeblog.blogspot.it/
Quando ho saputo che coltiva un orto di città non ho potuto resistere. Grazie Elena, per avermi concesso l'intervista e per le belle foto che mi hai inviato.
Ecco le domande che le ho rivolto e le sue esaustive risposte.

1. Cominciamo con un paio di informazioni biografiche su di te. Come ti chiami? Quanti anni hai? Dove vivi?
Mi chiamo Elena, ho 42 anni, vivo a Bologna e sono un'impiegata full time.

2. Tu ti definisce "contadina urbana". Spiegaci perchè.
Mi definisco "contadina" perchè coltivo un pezzo di terra e come i contadini zappo, semino, coltivo e seguo le stagioni... "urbana" perchè coltivo un pezzo di terra di proprietà comunale nel bel mezzo della città.


3. Da dove nasce questa tua passione per la terra? 
Amo da sempre la natura, il verde e le piante e fin da piccola ho avuto la fortuna di mangiare quantità "industriali" di insalate e pomodori coltivati dal nonno nel suo orto.
 

4. Quando hai cominciato sapevi qualcosa di coltivazioni e orto o hai cominciato da zero?
Diciamo che non ho proprio incominciato da zero ma quasi... nel senso che avevo ricordi delle esperienze appunto del nonno... ma poi, quando ti trovi li con una zappa in mano e dei semi c'è tutto e sempre da imparare.
5. In genere che cosa coltivi nel tuo orto urbano? E quanto sono grandi questi orti?
Coltivo davvero di tutto: insalata, pomodori, melanzane, piselli, zucchine e zucche, fave (non le avevo mai mangiate ma i vicini le coltivavano... e allora, perchè non provare?), cavolfiori e cavoli e persino carciofi.
Gli orti sono indicativamente di 40 mq(8 m x 5 m).


6. Usi concimi, diserbanti o prodotti chimici nel tuo orto? E chi ti sta intorno li usa?
Per regolamento dell'area ortiva è vietato utilizzare prodotti chimici come diserbanti, antiparassitari e veleni. Si usano solo sostanze organiche e naturali. Esempio: al posto del concime chimico si usa compost organico o letame, ed al posto dei veleni (contro gli insetti) si usano soluzioni preparate con piante nemiche. Ad esempio contro i pidocchi o i parassiti soluzioni di acqua e peperoncino piuttosto che acqua e ortica.
7. In pratica, come è organizzato un orto urbano? La concessione dello spazio è gratuita? Ci sono altre e ulteriori spese da sostenere? E una persona che volesse cominciare come te a coltivarne uno cosa deve  fare? A chi si deve rivolgere?
Diciamo che gli orti urbani sono una sorta di Condominio: c'è l'"amministratore" che è l'associazione ortiva con tuttii suoi delegati divisi per zone (considera che nella mia area ortiva ci sono ben 400 orti) ed ogni "condomino" ha il suo pezzetto di terra rigorosamente numerato in concessione comunale per tre anni (rinnovabili di anno in anno).
Si paga una quota annua di 50 Euro per l'acqua e 6 Euro per la Tessera Associativa che comprende l'Assicurazione. Altre spese da sostenere riguardano solo, all'inizio, eventuali atrezzi... per il resto niente di più.
A Bologna per avere un orto bisogna fare richiesta al Comune. Addirittura è stata creata una pagina internet apposita dove chiunque può accedere e compilare l'apposito modulo dopodichè si entra in graduatoria ( clicca qui). Io sono stata molto fortunata ed in qualche mese mi è stato assegnato.


8. Tu che lavori full time, quanto tempo dedichi al tuo orto? Hai qualche consiglio pratico da dare ad una persona che volesse intraprendere questa strada? 
Nella bella stagione (primavera-estate) dedico all'orto in genere tutti i sabato pomeriggio e la domenica ed un paio di ore due/tre volte alla sera per innaffiare. Questo dimostra che anche lavorando a tempo pieno si può fare. In inverno poco e niente... una volta piantate le colture invernali si va a raccogliere.
Il mio consiglio è che prima di intraprendere questa scelta bisogna essere davvero convinti , perchè come dicono i nonnini vicini "la terra è bassa"... nel senso che si fa fatica... e poi seguire semplicemente le procedure comunali per l'assegnazione.

9. Pro e contro dell'orto urbano.
Be, per quanto mi riguarda sono solo pro, perchè lo adoro.
Però ti faccio comunque un elenco.
Pro: sei all'interno di un'area gestita e controllata dal Comune e dalle Associazioni con regolamenti comuni per tutti. Sei a cinque minuti da casa se non addirittura sotto il tuo palazzo e pur vivendo in città puoi raccogliere la tua insalata fresca ogni giorno. Conosci tanta gente e se la prendi con la giusta filosofia ti diverti anche un sacco.
Contro: sei comunque legato alle regole, quindi magari se io volessi innaffiare alle 11.00 di sera non potrei perchè l'acqua è chiusa...


10. Oltre all'orto quali altre buone pratiche hai adottato nella tua vita per migliorarla dal punto di vista dell'alimentazione? Autoproduci qualcosa?
Da qualche mese mi sto documentando un sacco per mangiare il più possibile sano e naturale. Ormai non compro più carne e la mangio solo saltuariamente al ristorante. Ho eliminato totalmente lo zucchero (consiglio a tutti di leggere Sugar Blues di William Dufty) e leggo di continuo le etichette di quello che compro.
Oh si, autoproduco sempre il pane con la mia pasta madre (a sua volta autoprodotta), e faccio lo yogurt...
11. In genere dove fai la spesa e cosa compri? Cosa ne pensi dei prodotti alimentari industriali? Secondo te sono da evitare o qualcosa si può salvare?
Come la maggior parte delle persone sono costretta a fare la spesa nei supermercati. Compro il minimo indispensabile: riso integrale, cereali, legumi e qualche formaggio. La frutta e la verdura, a parte il periodo di produzione dell'orto, la compro in un piccolo negozietto sotto casa.
Credo purtroppo che dei prodotti industriali si salvi poco. Bisogna leggere bene le etichette.
12. Fatti una domanda da sola per concludere.
Se tornassi indietro richiederesti l'assegnazione di un orto nonostante la fatica ed il tempo che ci devi dedicare?
Assolutamente si!!! La tua verdura è la più buona del mondo

7 commenti:

  1. Wow! Che emozione! Grazie per avermi dato l'opportunità di condividere questa mia parte di vita! Un bacio a prestissimo! Elena

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    1. E' stato un piacere intervistarti e le tue risposte sono state davvero esaustive, chiarissime e spero chiarificatrici per chi, come te, vuole gettarsi in quest'impresa.
      Adesso prova a pensare se c'è qualcuno che ritieni abbia una storia interessante da raccontare legata all'alimentazione o all'agricoltura... e poi lo puoi intervistare tu!!! Condividiamo storie ed esperienze!!!
      Un abbraccio
      Francesca

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  2. Che bello, piacere di conoscerti ElY:) Ricordo che anni fa un progetto così era partito anche qui a Verona ma era rivolto sopratutto ai pensionati. Adesso mi hai incuriosito e mi informo se esiste anche qui da noi, vuoi mai!!!

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    1. Sarebbe bellissimo se riuscissi ad avere anche tu un bell'orto... immagina che risparmio e i tuoi figli potrebbero darti una mano!!!
      Un abbraccio e auguri
      Francesca

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  3. Non sapevo dell'esistenza degli orti urbani in Italia, mi fa piacere. Qui in Svezia sono molto comuni.

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  4. Qui ormai ogni città ha gli orti urbani. E' una realtà ormai consolidata!!!
    Un abbraccio
    Francesca

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